Sinossi
In venticinque racconti (più uno), può succedere di tutto. Non si fa in tempo ad evocare i ricordi dell’infanzia che ci si ritrova a mandare messaggi d’amore - non corrisposti - all’autista di un autobus o alla psicologa. Un attimo prima siete un bambino impegnato nel salvataggio di un piatto di pastina, un istante dopo leggete le memorie di una boccetta di medicinali. Scambiate improbabili primi baci e litigate con gli autori classici. Siete amorevoli nipoti rapiti dai racconti, ragazzi ingenui, sconsolati, arrabbiati. Quante cose succedono in venticinque racconti? Una sola: si vive. In ventinque sfumature di malinconica e ironica follia.